Chi siamo

Fight Club Salerno è una Società Sportiva Dilettantistica nata su iniziativa di persone altamente competenti e appassionate che da anni sono nel settore sportivo e seguono continuamente percorsi di aggiornamento. L’alta professionalità, la qualità e la varietà delle proposte, sono i requisiti chiave che permettono di sviluppare un ventaglio di servizi diversificati e competitivi.


La struttura mette a disposizione un’ampia sala con macchine isotoniche Technogym Selection per il body building e il cardio fitness, un’altra sala con pavimentazione antitrauma (Tatami) per gli sport da combattimento attrezzata con ring e sacchi e dove all’occorrenza si organizzano corsi e attività di gruppo, stage e seminari; inoltre, pratici  spogliatoi riscaldati con ampie docce e cassette di sicurezza; una piccola sala relax; e, infine il comodo parcheggio agevola ulteriormente gli utenti che accedono all’impianto.

 

 

Marco Natale e il suo match: uno sguardo verso le MMA

a cura di Antonio Bassano PUBBLICATO IL - 08/08/19 
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Il cammino di Marco Natale è uno di quelli che in pochi possono vantare; sono quelle storie che si vivono nei pressi di un comune e, nello specifico, all'interno di quelle sudice e fatiscenti bettole dove sportivi di qualsivoglia natura donano la loro vita per una via.

Marco Natale aveva scelto la strada della boxe, così, tra botte da orbi e innumerevoli sacrifici, riuscì a collezionare passo dopo passo la propria carriera agonistica. Nel suo palmarès vanta campionati regionali e interregionali di boxe, nei periodi in cui questo sport non conosceva debacle in termini di share ed erano in tanti a "sciacquarsi la bocca" con questo nome.

Quando si parla di Marco, si parla di un vero pugile, un uomo che si è fatto da solo in questo mondo e che ora è in grado di rappresentarlo a grandi linee nel panorama salernitano. Di pugili a Salerno ne esistono pochi, un po' per la piccolezza della città e un po' per il lento declino che sta attraversando questa strada, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale.

Ed è per questa semplice ragione che nel corso del tempo, una volta affermatosi nella società sportiva del Capoluogo salernitano come pugile (ottenendo medaglie con combattimenti epici, nonché "botte da orbi"), Marco ha deciso così di ampliare le sue conoscenze divenendo il primo a Salerno ad aprire un "Fight Club".

Da sempre a Salerno le palestre sono state scompattate tra: sport da combattimento, bodybuilding e realtà dedicate al Budo da competizione; ebbene, Marco Natale può vantare di essere stato il primo ad unire queste tre anime, costruendo il suo piccolo/grande rifugio presso via Parmenide, ovvero il "Fight Club Salerno".

Marco Natale è un combattente, sia sul ring che sulla vita, nato e cresciuto nei quartieri duri della zona orientale della città: il suo percorso agonistico rappresenta una linea importante per le giovani leve, un timone che permette alle navi che si immettono in mare di non lasciarsi trasportare dalla corrente ed evitare, conseguentemente, qualche cattiva esperienza di troppo.

Tra i tanti meriti che ha Marco, vi abbiamo quello di aver creato un Team di MMA (Mixed Martial Arts) con la leggenda italiana, Michele Verginelli e per essersi messo in gioco in prima persona - a testa bassa - a mettere insieme i colori che disegnano un quadro attuale idilliaco, dove la lotta a terra del BJJ (Brazilian Jiu Jitsu), il Grappling e tante altre discipline correlate alle MMA, son divenute negli anni oggetto d'interesse nel panorama sportivo salernitano.

È anche merito di sportivi come Marco, umili e sinceri, se gli sporti sopra citati si stanno affermando sempre più ed è anche merito suo se ragazzi promettenti detengono un occhio verso gli appuntamenti sportivi regionali e internazionali inerenti a questi settori.

Siamo in un periodo storico estremamente concitato, la crisi di valori e di senso civico sono divenuti un dato disarmante, sia in Italia che nel mondo, giovani di belle speranze si allontanano sempre più dallo sport e dai concetti ad esso correlati. La tecnologia, inoltre, rappresenta un punto a sfavore in grado di impedire a chi ne fa un cattivo uso di comprendere a pieno i problemi che derivano dall'annientamento delle proprie esperienze di vita e, conseguentemente, della propria personalità.

Guerrieri come Marco, in questo frangente, giocano un ruolo importante nella propria comunità, divenendo un esempio di didattica e professionalità che non ha eguali. Approcciandosi al Grappilng e alle MMA, Marco è stato costretto a ripartire da zero, in quanto la boxe potrebbe essere un elemento a favore per chi si approccia a queste discipline, ma si tratta sempre di sport da combattimento diversi tra loro.

Grazie all'aiuto di ragazzi speciali e di tecnici esperti in diverse fasi del combattimento (tra cui l'esperto di Grappling, Americo Galdi) Marco si è rimboccato le mani e ha avuto modo di affrontare, con coraggio e determinazione, ad affrontare una sfida eroica che ha un sapore non tanto dissimile dalle scene del film "Rocky Balboa" di Silvester Stallone, ovvero quella di gareggiare negli 84 kg al Palatorrino di Roma nella massima serie del 10° campionato FIGMMA.

Si tratta di una delle competizioni più importanti nel ramo dilettantistico italiano (per quel che concerne le MMA) e Marco, con quel poco di esperienza racimolata in anni di preparazione agonistica e a fronte di una lunga e produttiva carriera nel pugilato, ha affrontato Haque, un ragazzone prossimo a palcoscenici ancor più importanti.

Accompagnato dal suo team di outsider grintosi e desiderosi di fare bene, il "Fight Club Salerno" ha affrontato in massima serie uno dei team più prolifici della storia FIGMMA di questi ultimi anni, l'Hung Mun, mettendo in gioco tutta la sfrontatezza e quel cuore di Marco che si scaglia con impeto contro quel fusto giovane e pieno di vita.

Quel pugno di Marco, quel gesto atletico che si erge distinto nelle memorie di ha avuto modo di assistere a quell'incontro, rispecchia un po' il modo di essere di questo ex pugile salernitano, sempre pronto a dare e mai senza mai pretendere nulla in cambio, sempre pronto a reagire a volto scoperto dinnanzi alle avversita che si presentano.

Era il 28 aprile, dunque, una giornata come tante per chi non doveva salire in gabbia e Marco Natale - con tutta l'energia che aveva in corpo - aveva un obbiettivo dinnanzi a se, ovvero quello di sfidare lo scoglio di turno nella semi-pro - categoria assoluto - della classe A, FIGMMA.

La tensione era alta in quella giornata di sport, Marco poteva scegliere una categoria di peso a lui più congeniale, poteva affrontare un match minore in classe B, come poteva optare per i veterans, ma - stando a quanto detto fino ad ora - stiamo parlando di quel giovane che, presso il complesso sportivo di piazza Casalbore, si faceva i cosiddetti "guanti" coprendosi le nocche con la spugna per doccia e i veri duri amano le sfide impossibili.

Così Marco è entrato in quella gabbia e si è scontrato contro lo scoglio Haque, un ragazzo dell'Hung Mun estremamente tecnico e destinato, conseguentemente, alla vittoria di quel titolo FIGMMA che in tanti non potrebbero nemmeno immaginare.

La sconfitta del pugile salernitano, è avvenuta attraverso diversi passaggi che sono consultabili attraverso il seguente video :

 

 

Un match dove, a causa dell'adrenalina e della tensione, pare quasi impossibile per gli atleti ascoltare la voce dell'angolo, il combattimento ha avuto la sua storia ed ha vinto sicuramente il migliore, ma quel bellissimo gesto atletico incarna, senza dubbio alcuno, l'identità del guerriero che è in Marco.

Una personalità da lottatore priva di sovrastrutture, carica carica di quella sostanza che si manifesta poi - in maniera ancor più palese - nel quotidiano, quando nei duri allenamenti e nei lavori amministrativi del "Fight Club Salerno" i problemi vengono risolti e ogni volta che la vita di "arrenditi" si sprigiona quella furia incontrollabile che porta, invece, a piccoli ma determinanti trionfi.